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Associazione tra I sintomi di concussione cerebrale e bassi livelli di testosterone e disfunzione erettile in ex giocatori professionisti di football americano

Una sana funzione sessuale è importante per il benessere psicosociale e per instaurare relazioni intime con il partner. La disfunzione erettile (DE), definita come l’incapacità di mantenere un’erezione sufficiente per l’attività sessuale, e la deficienza di ormoni pituitari possono essere sequele a lungo termine di lesioni cerebrali traumatiche (traumatic brain injury – TBI). Un plausibile meccanismo biologico di questi effetti è il danno ipofisario indotto dal trauma, che può condurre a insufficienza di testosterone, ormone della crescita, cortisolo, definita nell’insieme ipopituitarismo post traumatico.
Studi sulla funzione sessuale in partecipanti con lesioni cerebrali hanno riportato una riduzione della frequenza dei rapporti sessuali, diminuzione della libido, diminuita abilità di raggiungere l’orgasmo e problemi di eccitamento sessuale. Tuttavia, questi studi erano condotti in un setting clinico, molti coinvolgevano un basso numero di pazienti (N<100) o non investigavano nello specifico la DE. Solo un ampio studio ha esaminato la DE conseguente a una singola TBI in 73000 pazienti clinici e 218000 controlli. Nel corso di un follow-up di 10 anni, il tasso di rischio di DE in pazienti con TBI era 2,5 al confronto con i controlli e maggiore severità della TBI era associata a un più alto rischio di DE. Tuttavia, questo lavoro si focalizzava solamente su lesioni craniche valutate da un medico, rendendo i risultati non totalmente applicabili alle lesioni craniche associate ad attività sportiva che sono spesso sotto diagnosticate. Inoltre, questo studio non valutava l’associazione dose-risposta con lesioni craniche ripetute e mancava di dati covarianti, come indice di massa corporea (BMI).
Ricerche limitate sono state effettuate su popolazioni che hanno alta probabilità di ricevere lesioni craniche ripetute come atleti di lotta e sport di contatto o militari. Piccoli studi su pugili professionali hanno individuato insufficienze ormonali e piccolo volume ipofisario al confronto con i controlli. Un lavoro che ha coinvolto 68 giocatori della National Football League (NFL) con bassi punteggi nelle valutazioni sulla qualità della vita ha individuato un’associazione tra lesioni cerebrali lievi ripetute e disfunzione sessuale e ipofisaria. Tre piccoli studi (tutti con N<40) hanno riportato che i veterani con lesioni cerebrali lievi dovute a esplosioni presentavano più di frequente insufficienza degli ormoni ipofisari al confronto con i civili e i veterani senza lesioni. Indagare questi punti in giocatori professionali di football americano potrebbe fornire nuove conoscenze visto che gli studi precedenti erano piccoli, hanno considerato solo lesioni cerebrali singole e diagnosticate clinicamente, sono stati condotti in giocatori con un basso livello di qualità di vita o in veterani con lesioni dovute a esplosioni piuttosto che per traumatismo meccanico.
Gli autori hanno esaminato l’associazione tra i sintomi delle concussioni correlate al football nel momento della lesione e le raccomandazioni mediche per bassi livelli di testosterone o DE in un’ampia coorte di ex giocatori professionisti di football americano. Dato che gli ex giocatori possiedono un maggior rischio di comorbidità di DE, come apnee del sonno, patologie cardio metaboliche, uso di oppioidi, depressione, obesità e uso precedente di sostante dopanti, gli autori hanno condotto le analisi aggiustate per questi fattori.

Questo studio è stato condotto a Boston, Massachusettes, da gennaio 2015 fino a marzo 2017. Sono stati inviati sondaggi sulle precedenti esposizioni al football, fattori demografici e sulla situazione di salute attuale tramite posta elettronica e tradizionale all’interno e fuori degli Stati Uniti. I punteggi dei sintomi di traumi cerebrali sono stati calcolati sommando la frequenza di dieci sintomi riferiti dai partecipanti, tra i quali perdita di coscienza, disorientamento, nausea e problemi di memoria.
In 3409 ex giocatori (età media di 52,5 anni), la prevalenza di bassi livelli di testosterone e DE sono stati rispettivamente del 18,3% e del 22,7% rispettivamente. La probabilità di riferire bassi livelli di testosterone o indicatori di DE erano elevate nel caso di presenza di fattori di rischio quali diabete, apnee del sonno e disordini dell’umore. Modelli aggiustati per caratteristiche demografiche, esposizione al football e fattori di situazione clinica concomitanti hanno mostrato un aumento dell’associazione tra i sintomi delle lesioni cerebrali e la probabilità di riferire bassi livelli di testosterone e DE.

Gli autori hanno, quindi, identificato un aumento dell’associazione tra i sintomi di danno cerebrale al momento della lesione associata al football e i livelli di testosterone e gli indicatori di DE. Anche i partecipanti con livelli relativamente bassi di sintoni presentavano una significativa aumentata probabilità di riportare bassi livelli di testosterone al confronto con uomini nel quartile più basso.
Numerosi meccanismi, tra cui l’ipopituitarismo associato al trauma cranico, potrebbero spiegare l’associazione della concussione con bassi livelli di testosterone e DE. L’ipofisi viene perfusa attraverso vasi portali provenienti dall’arteria carotide interna, rendendola suscettibile al trauma meccanico, basso flusso cerebrale e aumento della pressione intracranica associato alla lesione cerebrale. Forze di accelerazione e decelerazione possono danneggiare i tratti assonali che connettono l’ipofisi all’ipotalamo. Inoltre, la combinazione di questi eventi potrebbe causare la diminuzione della funzione ipofisaria, conducendo a bassi livelli di testosterone e DE. Da questo studio emerge, inoltre, che aggiustando le analisi per uso attuale di antidolorifici e apnea del sonno si attenua moderatamente l’associazione tra i sintomi della concussione e i bassi livelli di testosterone e DE. Questi risultati suggeriscono che gli antidolorifici e l’apnea del sonno potrebbero essere indagati come un possibile percorso attraverso il quale le lesioni cerebrali influiscono sui livelli ormonali e la funzione sessuale.
I dati di questo studio suggeriscono, quindi, che i sintomi di concussione sperimentati duranti gli anni di gioco professionale potrebbero rendere i giocatori di NFL a rischio di bassi livelli di testosterone e DE decenni dopo la conclusione della carriera. Queste evidenze hanno implicazioni anche per civili e veterani che hanno subito lesioni craniche, così come per i praticanti di sport di lotta e contatto (arti marziali miste, hockey, pugilato e calcio) che possono andare incontro a ripetuti traumi cranici.
La replicazione di questi risultati tra giocatori di football non professionisti e nella popolazione generale è il punto successivo cruciale. I trattamenti per l’insufficienza di testosterone e DE, inclusa la terapia ormonale sostitutiva e gli inibitori della fosfodiesterasi tipo 5 sono generalmente considerati sicuri e possiedono alti tassi di efficacia. Questi risultati potrebbero incoraggiare i clinici a indagare proattivamente questi outcome trattabili in pazienti con lesioni cerebrali così come a motivare futuri studi longitudinali per migliorare la comprensione dell’associazione causale tra le concussioni e i bassi livelli di testosterone e DE.

Association of Concussion Symptoms With Testosterone Levels and Erectile Dysfunction in Former Professional US-Style Football Players

Rachel Grashow, PhD, MS; Marc G. Weisskopf, PhD, ScD; Karen K. Miller, MD; David M. Nathan, MD; Ross Zafonte, DO; Frank E. Speizer, MD; Theodore K. Courtney, MS; Aaron Baggish, MD; Herman A. Taylor, MD; Alvaro Pascual-Leone, MD, PhD; Lee M. Nadler, MD; Andrea L. Roberts, PhD

https://jamanetwork.com/journals/jamaneurology/fullarticle/2748920

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