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Sonnolenza alla guida
Occhio al colpo di sonno

Secondo molteplici ricerche svolte con la collaborazione della polizia stradale e di medici esperti più del 50 % degli incidenti stradali avvengono a causa di colpi di sonno alla guida.

Purtroppo è molto difficile accertarli anche perché non esiste un esame come l’alcol test per misurare i livelli di sonno e non sarebbe comunque possibile eseguirlo nel momento della guida, nonostante l’industria tecnologica sia alla ricerca di dispositivi che possano in qualche modo prevenire ed arginare il problema.

Il colpo di sonno consiste in un addormentamento improvviso e incoercibile che compare durante le ore diurne e prevalentemente in situazioni monotone come guardare la tv, leggere, ascoltare una conversazione noiosa o guidare; rimane tuttora un fenomeno molto sottovalutato, nonostante sia il secondo motivo di incidente stradale dopo l’alcol.

LE FASI DEL SONNO

Il sonno di una persona sana è composto dall’alternanza tra la fase NREM, che è quella più riposante e predominante nel corso della notte e la fase REM (rapid eye movement) in cui il sonno è più attivo; in questa fase i muscoli non si muovono ad eccezione di quelli oculari e del diaframma per garantire la respirazione ed è la fase questa in cui avvengono la maggior parte dei sogni.
Un buon sonno è dato dall’alternanza di queste due fasi che ricorrono ogni 90’ minuti circa.

Nelle persone che soffrono di apnee del sonno o nelle persone che presentano insonnia, la classica macrostruttura caratterizzata da alternanza di fasi NREM e REM è profondamente alterata; il sonno è disturbato, non si stabilizza e difficilmente raggiunge le fasi di sonno profondo e di sonno REM, pertanto non è un sonno riposante. La diretta conseguenza è la sonnolenza diurna e la tendenza ad addormentarsi in tutte le situazioni di scarsa stimolazione ambientale (colpo di sonno).

CHI E’ PIU’ SOGGETTO?

Tutti siamo potenzialmente soggetti ai colpi di sonno, nessuno è esente, ma ovviamente ci sono fattori che aumentano il rischio:

  • Sonno irregolare: è facile dedurre come la mancanza di sonno nella notte immediatamente precedente possa portare a un colpo di sonno una volta alla guida;
  • Uso di alcol o farmaci che procurano sonnolenza,
  • Lunghezza del viaggio: il numero di chilometri da percorrere chiaramente influisce non poco in questa condizione di sonnolenza, un conto è fare 20/30 chilometri, un’altra cosa è farne 300.
  • Orario di guida: ci sono momenti della giornata più sfavorevoli per mettersi alla guida, seppur soggettivi e in base anche al tipo di attività che si svolge, ma ad esempio il tardo pomeriggio e la sera sono i peggiori momenti per mettersi alla guida.
  • Essere un lavoratore turnista: come avevamo precedentemente spiegato in uno dei nostri contenuti il turnista è un soggetto più sfortunato in quanto il suo ritmo circadiano (l’orologio interiore che alterna il sonno alla veglia) è continuamente sfasato e messo a dura prova.

Alcuni studi suggeriscono che la sonnolenza alla guida è paragonabile alla ebbrezza. Uno studio su un gruppo di giovani adulti sani ha evidenziato che le prestazioni su un simulatore di guida dopo 18 ore di veglia sono compromesse come quelle effettuate con una concentrazione di alcool nel sangue di ,0,5 mg/dl.
Dopo una privazione di sonno totale di una notte, le prestazioni di guida erano simili a quelle ottenute con un tasso alcoolemico di 0,8 mg/dl. 

Il colpo di sonno può durare da qualche secondo a qualche minuto, fino a più minuti anche se bisogna davvero essere fortunati per non incontrare ostacoli sulla strada e non concludere il viaggio nel peggiore dei modi.

COME SI MANIFESTA IL COLPO DI SONNO?

Il colpo di sonno è solitamente preceduto da stanchezza irrefrenabile e voglia di coricarsi accompagnata inizialmente dalla consapevolezza di non essere in grado di accontentare il proprio corpo nella sua richiesta.
Gli occhi si chiudono e si fa fatica a mantenerli aperti, il respiro si fa più lento e profondo e i muscoli sono come intorpiditi, si comincia a sbadigliare e a perdere la concentrazione, la sensazione potrebbe essere quella di non riuscire a mantenere l’andatura retta (sbandare nella corsia a fianco) o la stessa velocità.

COSA FARE

Alcuni comportamenti utili ad evitare di addormentarsi quando si è alla guida:

  • Dormire regolarmente per almeno 7 ore prima di affrontare un viaggio lungo;
  • Non assumere cibi troppo sofisticati e difficili da digerire;
  • In caso di viaggio lungo fare spesso soste e se possibile delle piccole sieste, magari in un’area di servizio o sul mezzo stesso;
  • Intervallare le soste con un caffè: non è una leggenda, la caffeina aiuta a tenersi svegli, seppur il suo effetto non sia così prolungato;
  • Avere un compagno di viaggio: aiuta sia in caso di alternanza alla guida, sia nel controllo del comportamento del guidatore;
  • Assicurarsi di non soffrire di disturbi del sonno cronici: questa è la cosa più difficile da fare, in quanto è difficile che una persona si accorga che il problema non siano i fattori esterni, è difficile che un guidatore sappia che esistono veri e propri problemi del sonno come la narcolessia, il sonnambulismo, la sindrome delle gambe senza riposo per citarne alcuni ed è difficile che sappia a chi rivolgersi.

Esistono invece specialisti in medicina del sonno in grado di diagnosticare questi disturbi tramite anamnesi ed esami accurati come la polisonnografia, il test delle latenze multiple del sonno e l’actigrafia. Si tratta di esami indolori e non invasivi ma che possono segnalare eventuali problematiche risolvibili con la giusta cura.

Contatta la nostra segreteria per scoprire se soffri di qualche disturbo legato al sonno

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