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DOLORE CRONICO

Per dolore cronico s’intende un dolore che persiste più a lungo del corso naturale della guarigione associata a un particolare tipo di danno o di malattia. Si stima che colpisca più di un quarto della popolazione italiana adulta. Le vittime del dolore cronico hanno, in genere, tra i 40 e i 50 anni e nel 56% dei casi sono donne. Il dolore cronico colpisce oltre 15 milioni di persone, circa il 20% della popolazione, e rappresenta la seconda causa di assenza dal lavoro per motivi di salute, determinando enormi costi sociali e in termini di spesa sanitaria (18 miliardi di euro all'anno in Italia per il solo dolore cronico non oncologico). Il dolore cronico, pertanto, non è più un sintomo, ma diventa una vera e propria malattia che richiede una terapia antalgica specifica. I tipi più diffusi di dolore cronico sono lombalgia, artrite o artrosi e mal di testa ricorrenti, nevralgia post erpetica (fuoco di Sant’Antonio) oltre a dolore muscolare diffuso (fibromialgia). IL dolore cronico è inoltre un sintomo importante che compromette la qualità di vita dei pazienti con tumori e neuropatie periferiche. E’ un disturbo che può derivare da una serie di fattori. In alcuni casi è originato da una malattia o da un trauma e può persistere a causa di stress, problemi emotivi, cure sbagliate o da un’ipersensibilità dei recettori del dolore. A volte si manifesta senza alcuna causa nota.

Il dolore cronico, inoltre, compromette la vita sociale, le capacità fisiche, emozionali e lavorative di chi ne soffre e spesso si associa anche a disturbi del sonno, ansia, depressione, fatica. La fibromialgia in particolare è una malattia cronica con una presentazione clinica complessa, caratterizzata da dolore diffuso al sistema osteo-muscolare, accentuato dalla attività fisica e dalla compressione dei muscoli. Può essere associato ad altri sintomi quali stanchezza, facile affaticamento, cefalea, disturbi gastro-intestinale, scarsa qualità del sonno e depressione del tono dell’umore. Questo disturbo può essere estremamente debilitante ed interferire anche con le normali attività quotidiane. Alcuni soggetti fibromialgici presentano una sintomatologia lieve, e richiedono un trattamento altrettanto modesto, mentre altri presentano sintomi severi e richiedono un approccio terapeutico globale.

Non esiste un cura risolutiva del disturbo, ma il trattamento della fibromialgia si avvale di multipli approcci e concentra principalmente sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento dello stato di salute generale.

La terapia del dolore cronico e della Fibromialgia pertanto si avvale di una approccio multidisciplicare.

Terapia farmacologica

Oltre ai tradizionali antiinfiammatori e antidolorifici, molti altri farmaci possono essere utilizzati nel dolore cronico; si tratta di farmaci che agiscono su diverse componenti del dolore, come ad esempio sull’ipereccitabilità del nervo danneggiato, o sulla ipersensibilità del cervello a percepire il dolore o ancora sull’infiammazione delle terminazioni nervose cutanee. I farmaci più utlizzati sono farmaci originariamente nati come antidepressivi che tuttavia è stato dimostrato abbiano un’efficacia fondamentale anche sul dolore cronico. Ci sono inoltre molti integratosi a base di acidi grassi che agiscono con un effetto antiinfiammatorio sul nervo e non presentano le controindicazioni e gli effetti collaterali dei tradizionali farmaci antiinfiammatori.

Fisioterapia

E’ stato dimostrato che una corretta e bilanciata attività fisica libera endorfine, che sono gli ormoni che nel corpo umano mediano l’analgesia, cioè riducono il dolore. Sono noti anche come come “ormoni del benessere”. La fisioterapia è un metodo controllato e bilanciato per aiutare il soggetto con dolore cronico a riprendere progressivamente l’attività fisica e di conseguenza migliorate la sintomatologia dolorosa.

Osteopatia

Lʼosteopatia è una medicina alternativa e complementare riconosciuta come terapia para-medica per la prevenzione e il mantenimento della salute che si avvale di tecniche esclusivamente manuali al fine di valutare e trattare le disfunzioni somatiche proponendosi come obiettivo la risoluzione della causa e non del sintomo. Lʼobiettivo del trattamento manipolativo osteopatico è quello di ristabilire lʼomeostasi del paziente mediante tecniche che rispettino la relazione tra il corpo, la mente e lo spirito sia in salute che in malattia ponendo lʼenfasi sullʼintegrità strutturale e funzionale.

Psicoterapia

Spesso nel dolore cronico e nella fibromialgia si instaurano dei meccanismi di automantenimento, ovvero dei circoli viziosi per cui il dolore cronico causa una sofferenza psicologica, che a sua volta agisce come concausa per il mantenimento del dolore. La psicoterapia serve proprio per interrompere questo circolo vizioso, migliorare la percezione del proprio corpo e delle proprie capacità e apprendere delle tecniche per gestire il disagio fisico e psichico, al fine di aumentare l’autonomia e il funzionamento sociale della persona.

Agopuntura

Poiché le evidenze scientifiche sull’efficacia dell’Agopuntura sono inequivocabili, vale la pena ricordare che il trattamento che prevede l’utilizzo degli aghi è in grado di agire sulle cause stesse dei processi patologici attraverso una importante azione antinfiammatoria di modulazione del sistema immunitario, del sistema nervoso e di quello endocrino; oltre a questa caratteristica così peculiare ed alla sua efficacia, è anche uno dei pochi atti medici in grado di stabilire un vero e proprio contatto somatico (corporeo); ciò, di fatto, favorisce il dialogo tra Medico e Paziente, creando gradualmente una relazione di fiducia e di comunicazione ottimale; ovviamente la disponibilità e l’esperienza del Medico Agopuntore possono rappresentare un ulteriore vantaggio nell’alleanza terapeutica.

Neurostimolazione

Le tecniche di neurostimolazione e neuromodulazione cerebrale, sono metodiche innovative che sfruttano la corrente elettrica a bassa intensità per modulare e influenzare l’attività delle cellule del nostro cervello. Lo scopo della neurostimolazione è quello di ridurre l’ipereccitàbilità di alcune aree del cervello deputate al controllo del dolore, in modo da ridurre la percezione del sintomo stesso.

Sono tecniche del tutto sicure e indolori che vengono facilmente utilizzate a livello ambulatoriale.

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