IMAGE

DOLORE CRONICO - Da cosa ha origine e come affrontarlo

L’International Association for the Study of Pain definisce il dolore come un’esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole associata a danno tissutale in atto o potenziale, o descritta in termini di danno.

Il dolore è il prodotto di due componenti, la componente percettiva (o nocicezione) che consente la ricezione e il trasporto al sistema nervoso di stimoli potenzialmente dannosi per l’organismo e la componente esperienziale che è lo stato psicologico, soggettivo, collegato alla percezione di una sensazione dolorosa.

Il dolore ha una funzione fondamentale per la sopravvivenza sia nell’uomo che nell’animale, in quanto svolge la funzione di segnale di allarme a seguito di un’aggressione o di un danno all’integrità fisica.
I nocicettori (cioè i recettori del dolore) sono presenti in tutti gli organismi viventi non vegetali e sono deputati a segnalare la presenza di stimoli dolorifici; sono pertanto fondamentali per la sopravvivenza. Quando il dolore diventa cronico, viene meno la sua funzione biologica di segnale d’allarme utile per la sopravvivenza e diventa esso stesso causa di sofferenza.

Per dolore cronico s’intende un dolore che persiste più a lungo del corso naturale della guarigione che si associa a un particolare tipo di danno o di malattia.

Mentre il dolore acuto è considerato un sintomo di una malattia sottostante, il dolore cronico presenta caratteristiche tali da poter essere definito esso stesso una malattia.

Mal di schiena, emicrania, endometriosi, vulvodinia, fibromialgia, artrosi, nevralgie, esiti da trauma, herpes zoster, sono solo alcuni nomi di malattie caratterizzate dalla presenza di dolore cronico che, se non viene diagnosticato e curato in modo adeguato, non abbandona più le persone che ne sono colpite e che devono viverne la sofferenza.
Il dolore cronico interessa tutte le fasce d’età con una maggiore prevalenza nelle donne ed è stato riconosciuto come una delle cause principali di consultazione medica.

Comunemente vengono distinti due tipologie di dolore cronico a seconda della localizzazione del danno:

  • Dolore nocicettivo, quando è legato ad un danno dei tessuti (es. osteoartrosi)
  • Dolore neuroepatico, quando associato ad una disfunzione del sistema nervoso centrale (es. nevralgia)

Tale distinzione è importante ai fini della terapia, in quanto i farmaci utilizzati per il dolore nocicettivo, come i famosi FANS (antiinfiammatori non steroidei), non sono efficaci sul dolore neuropatico, per il quale possono invece essere indicati farmaci antidepressivi o farmaci antiepilettici.

TRATTAMENTO

Sebbene numerosi approcci siano attualmente disponibili per il trattamento delle diverse forme di dolore cronico, sembra che gli analgesici più potenti attualmente disponibili non riducano il dolore di oltre il 30-40% in non più del 50% dei. Di conseguenza, approcci psicologici complementari che possano aiutare i pazienti affetti da dolore cronico a relazionarsi con il dolore in maniera più adattiva e flessibile, appaiono quanto mai necessari.

DOLORE CRONICO

L’agopuntura è una tecnica terapeutica nata in Cina oltre 2000 anni a.C. e diffusasi in Occidente a partire dal XX secolo nell’ambito delle Medicine non Convenzionali. 
Consiste nell’infissione di aghi sterili monouso in particolari punti situati sui meridiani, percorsi anatomici presenti lungo il corpo, con la funzione di riequilibrare le funzioni dell’organismo e rafforzare le sue capacità di difesa. 
L’agopuntura, infatti, sembra capace di modificare le connessioni e l’attività di alcune aree cerebrali legate al dolore. Inoltre, gli aghi stimolano zone più ricche di vasi e nervi rispetto a quelle vicine, e questo favorisce la produzione di endorfine (i nostri antidolorifici naturali), rilassa i muscoli e ha un effetto antinfiammatorio locale.
E’ una pratica del tutto priva di effetti collaterali.

Stimolazione cerebrale non Invasiva - tDCS

Le tecniche di neurostimolazione e neuromodulazione cerebrale, sono metodiche innovative che sfruttano la corrente elettrica a bassa intensità per modulare e influenzare l’attività delle cellule del nostro cervello. Si tratta di una tecnica sicura ed indolore che viene sempre più utilizzata a livello ambulatoriale che “modula” e riduce la percezione del dolore neuropatico.

Terapia MULTIMODALE

Per terapia multimodale si intende la gestione del paziente con dolore cronico con più approcci in contemporanea, mediante l’utilizzo di analgesici, metodi fisici, trattamenti psicologici. Molti pazienti che presentano una marcata compromissione funzionale o che non rispondono a un ragionevole tentativo di trattamento da parte del proprio medico possono trarre giovamento da un approccio multidisciplinare disponibile presso una clinica del dolore ma deve essere uno specialista in terapia del dolore a prescrivere la cura più adatta in base al caso clinico del soggetto.

Contatta la nostra segreteria per conoscere le nuove tecniche di trattamento del dolore cronico e sapere quale è la più efficace per il tuo caso

Top