Tecnica Bowen

La Tecnica Bowen è una tecnica di lavoro sul corpo diffusa a partire dagli anni ’60 del scolo scorso da Thomas Ambrose Bowen, un chimico e terapeuta australiano.

Egli incominciò ad elaborare la sua tecnica di stimolizione manuale di alcuni punti specifici del corpo in stretta relazione ai meridiani utlizzati in agopuntura, nel contesto di una visione olistica di lavoro sul corpo.

Il lavoro di Bowen emerse, grazie ad un’indagine sulle tecniche non convenzionali per il trattamento degli esseri umani promossa nel 1975 dallo stato australiano del Victoria, per l’alto tasso di successo ottenuto coi pazienti.

A partire dagli anni 80 il gruppo di allievi, tra i quali chiropratici ed osteopati, formati dall’esperienza diretta con Thomas Bowen ha contribuito a far conoscere la tecnica. In particolare Oswald Rentsch, che ha documentato le procedure per iscritto e, insieme a Elaine Rentsch, ha dato vita alla Bowen Therapy Academy of Australia (BTAA).

La tecnica è applicata a diverse aree del corpo ed ha come caratteristica la precisione e la delicatezza del tocco. Viene eseguita con un movimento di tipo rotatorio su punti specifici con procedure prestabilite a seconda della disfunzione o del sintomo. Il movimento viene eseguito con le dita attravero un lieve stiramento cutaneo, il mantenimento di una leggera pressione sul punto di arrivo ed un successivo movimento rotatorio di ritorno, con la stessa pressione sopra la fascia muscolare, legamento, tendine, decorso di innervazione o dotto linfatico che si vuole inflenzare.

Si può pensare a questo procedere di stimolazioni tissutali come ad un innesco, che una volta adeguatamente attivato facilita il meccanismo innato del corpo di riequilibrarsi e di guarire.

Una volta fatto questo, la cosa più importante che il corpo richiede è il tempo.

Per questo uno dei movimenti più distintivi, all’interno delle sedute con la Tecnica Bowen, è il frequente utilizzo di una pausa minima di due minuti tra le diverse procedure di movimento, allo scopo di permettere al corpo di integrare le informazioni ricevute, di rilasciamento ed autoregolazione.

Una seduta Bowen può durare dai 20 ai 60 minuti. Viene effettuata su un lettino e/o in posizione seduta, garantendo alla persona la modalità più confortevole. Le eventuali sedute successive si svolgono a distanza di circa una settimana dalla precedente seduta o, in alcuni casi, dopo un arco di tempo più lungo. L’azione di riorganizzazione del sistema indotta dal Bowen è massima nella prima settimana successiva ad ogni seduta e, attenuandosi via via, può protrarsi fino ad un mese.

Il lavoro con la Tecnica Bowen non ha controindicazioni specifiche ed è indicato per il recupero del benessere del corpo in presenza di problemi dovuti a disordini muscolo-scheletrici e miotensivi, oppure conseguenti a malattie infiammatorie croniche o degenerative quali : cefalee – lombosciatalgie – cervicalgie – tendinopatie della spalla – disturbi temporo-mandibolari – fibromialgia ed affaticamento cronico – allergie – problemi respiratori e cardiovascolari – disturbi digestivi, epatici, renali, intestinali o a carico della vescica – disturbi ormonali e dell’apparato riproduttivo – disturbi del drenaggio linfatico – ansia, depressione, panico – recupero post-chirurgico.

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