L'ANSIA

L’ansia è una emozione caratterizzata da sensazioni di tensione, minaccia, preoccupazioni e modificazioni fisiche, come aumento della pressione sanguigna.
Le persone con Disturbi d’Ansia solitamente presentano pensieri ricorrenti e preoccupazioni. Inoltre, possono evitare alcune situazioni come tentativo di gestire (o non affrontare) le preoccupazioni. I sintomi fisici dell’ansia più frequenti sono sudorazione, tremolio, tachicardia e vertigini/capogiri.
La parola ansia, dal latino angere ossia “stringere”, comunica molto bene la sensazione di disagio vissuta da chi soffre di uno dei disturbi legati al suo spettro, ovvero l’idea di costrizione, di imbarazzo e di incertezza sul futuro. L’ansia, infatti, è uno stato caratterizzato da sentimenti di paura e di preoccupazione non connessi, almeno apparentemente, ad alcuno stimolo specifico, diversamente dalla paura che presuppone un reale pericolo.

Molti disturbi d’ansia si sviluppano in età infantile e tendono a persistere quando non curati. La maggior parte è più comunemente diffusa nella popolazione femminile, con un rapporto di 2:1 rispetto ai maschi.

L'ansia è caratterizzata da sintomi generali, psicologici e legati all'attivazione del sistema nervoso autonomo, cioè quello che non è sotto il controllo della volontà della persona (simpatico e parasimpatico), e che vengono chiamati disturbi neurovegetativi.

  • I sintomi generali dell'ansia sono rappresentati da: senso di paura e di pericolo imminente; paura di morire o di perdere il controllo o di impazzire; evitamento; tensione interna soggettiva; incapacità di rilassarsi; apprensione; ipervigilanza; inquietudine.
  • I sintomi psicologici dell'ansia sono: preoccupazioni eccessive per questioni secondarie; tendenza al catastrofismo; irritabilità ed impazienza; difficoltà a concentrarsi e scarsa attenzione; sensazione di perdita della propria personalità (depersonalizzazione) e di perdita del senso della realtà circostante (derealizzazione); disturbi della memoria; disturbi del sonno.
  • I sintomi neurovegetativi sono rappresentati da: difficoltà alla respirazione, senso di oppressione toracica, fame d'aria, respirazione accelerata,; dolore toracico; senso di testa leggera, vertigini, sensazione di instabilità e mancato equilibrio, svenimento imminente, formicolio a parti del corpo; vampate di calore o di freddo; sensazione di soffocamento, difficoltà alla deglutizione, sensazione di "nodo in gola"; battito cardiaco accelerato o non regolare, sudorazione eccessiva; senso di debolezza e stanchezza (specialmente alle gambe); tremori, diarrea e tensione muscolare.


LA DEPRESSIONE

Depressione è un termine che viene utilizzato per indicare la presenza di umore triste, vuoto o irritabile, accompagnato da modificazioni fisiche, fisiologiche e cognitive che incidono in modo significativo sulla capacità di funzionamento dell’individuo.
La depressione è un disturbo diffuso tra la popolazione generale e quindi molto ben conosciuto. Sembra, infatti, che ne soffra dal 10% al 15% della popolazione, con una frequenza maggiore tra le donne.
Fortunatamente la maggior parte dei soggetti depressi non arriva ad avere ideazioni suicidarie o sintomi gravi, ma lamenta disturbi che spesso vengono sottovalutati e talora non vengono associati alla depressione, come la stanchezza cronica, malesseri fisici, apatia, astenia, calo del desiderio, irritabilità, e così via.
La depressione è due volte più comune nelle femmine adolescenti e adulte che nei maschi adolescenti e adulti. Il disturbo depressivo può esordire ad ogni età, con un’età media di esordio intorno ai 25 anni. Alcuni hanno episodi di depressione maggiore isolati seguiti da molti anni senza sintomi, mentre altri hanno gruppi di episodi, e altri ancora hanno episodi sempre più frequenti con l’aumentare dell’età.

I sintomi della depressione sono svariati e per facilitare la loro individuazione possono essere raggruppati in diverse categorie

Sintomi cognitivi della depressione
  • Una ridotta capacità di concentrarsi o prendere anche piccole decisioni, dove vi può essere distraibilità o difficoltà di memoria.
  • Una tendenza molto forte a incolparsi, svalutarsi, sentirsi indegno. Le ruminazioni su piccoli errori passati sono all’ordine del giorno e gli eventi quotidiani neutri o banali vengono interpretati come prova di difetti o mancanze personali.

Sintomi affettivi della depressione:
  • Generalmente chi soffre di depressione maggiore mostra un umore depresso, una marcata tristezza quasi quotidiana, tanto che l’umore ed i pensieri sono sempre negativi. Sembra che vi sia un vero e proprio dolore di vivere, che porta non riuscire a godersi più nulla.
  • Infatti la perdita di piacere nello svolgere hobby o attività che prima erano attivamente ricercate è una caratteristica sempre presente nei disturbi depressivi. Vi può essere ritiro sociale, abbandono delle occupazioni piacevoli o diminuzione del desiderio sessuale.

Sintomi volitivi/motivazionali della depressione:
  • Una marcata affaticabilità, per cui la persona si sente spossata e stanca anche in assenza di attività motoria. I più piccoli compiti sembrano richiedere uno sforzo considerevole e può essere ridotta l’efficienza nel loro svolgimento (ad esempio un individuo può lamentarsi del fatto che fare colazione sia faticoso e richieda il doppio del tempo rispetto al solito).

Sintomi comportamentali della depressione:
  • Un appetito aumentato o diminuito. Solitamente vi è una perdita di peso e un dimagrimento, alcuni individui con depressione maggiore riferiscono di doversi sforzare di mangiare. Altri possono mangiare di più e desiderare fortemente cibi particolari (per es., dolci o altri carboidrati), come se cercassero conforto nel cibo.
  • Un aumento o una diminuzione del sonno. Alcune persone possono svegliarsi presto, avere frequenti risvegli notturni o faticare ad addormentarsi, senza sentirsi riposati al mattino, altri arrivano a dormire troppo (ipersonnia). Talvolta il sonno disturbato è il motivo per cui l’individuo richiede il trattamento.
  • Un marcato rallentamento motorio che si può manifestare come maggiore lentezza nel fare le cose, nell’eloquio, pensieri e movimenti del corpo rallentati, o, al contrario, una marcata agitazione in cui vi è l’incapacità di stare seduti, passeggiare avanti e indietro, stropicciarsi le mani, tirarsi o sfregarsi la pelle, i vestiti o altri oggetti.

Sintomi fisici della depressione:
  • Mal di testa, palpitazioni o tachicardia, dolori muscolari, alle ossa, alle articolazioni e addominali. Le persone possono avere la sensazione di avere la testa confusa o vuota. Talvolta vi può essere stipsi o diarrea.

Può anche accadere che la persona manifesti solo i sintomi fisici della depressione sopra indicati senza che vi siano percezioni dell’abbassamento del tono dell’umore da parte dell’individuo.

E’ bene tener presente che i sintomi della depressione possono essere talvolta subdoli, al punto che nessuno si accorge del problema, talvolta neanche il soggetto stesso, che tende ad attribuirli a normale stanchezza, stress, nervosismo o problemi lavorativi, familiari o di coppia e ritenga che i suoi disturbi siano solo la conseguenza di fattori esterni che andrebbero modificati.

COME SI CURANO ANSIA E DEPRESSIONE?

In neurologia e come in molte altre discipline talora non è possibile separare anima e corpo. Per curare questi disturbi è necessario un intervento integrato che preveda un percorso Farmacologico e un percorso psicologico.

E’ possibile eventualmente effettuare solo uno dei due percorsi, ma l’efficacia dell’intervento potrebbe essere ridotta o non perdurare nel tempo.

Esistono diversi approcci psicoterapeutici e vanno scelti in base alle caratteristiche del paziente; tuttavia di solito l’approccio più efficace in tempi ragionevoli è la Terapia Cognitivo Comportamentale (CBT).

Con questo tipo di terapia si cerca di modificare i pensieri negativi che possono sostenere la depressione e si aiuta la persona a sviluppare una modalità di pensiero più equilibrata e razionale.

E’ un approccio anche pratico, rivolto a supportare le persone a costruire migliori abilità per affrontare le difficoltà quotidiane, che probabilmente hanno portato la persona ad essere depressa o ansiosa. Così, ad esempio, si può insegnare alla persona modalità comunicative più efficaci o strategie per risolvere i problemi nei quali si trova coinvolto.a sviluppare comportamenti più funzionali per risolvere i propri problemi, a pensare in modo più equilibrato e razionale.

NUOVE TERAPIE

Esistono anche altre tecniche di recente introduzione, che sono state dimostrate efficaci nella terapia dei disturbi d’ansia e dei disturbi depressivi, quali ad esempio la Fototerapia, il Biofeedback e la stimolazione magnetica o elettrica transcranica.

Si stratta di terapie già validate, sicure, senza effetti collaterali e che vengono tuttavia utilizzate ancora poco e applicate in alcuni pazienti che presentano specifiche condizioni.

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