Insuperabili: intervista a Luis Rizzo

Oggi lo Studio Medico Mens CPZ pubblica la rubrica dedicata ad Insuperabili. Insuperabili è una realtà che, attraverso la pratica dello sport, favorisce l’integrazione e la socializzazione di ragazzi con diversi tipi di disabilità (cognitiva, emotiva, comportamentale, fisica e motoria).
Con molto piacere vorrei quindi presentarvi Luis Rizzo, atleta della Prima Squadra Ufficiale di Insuperabili, nonché della sede di Genova.

Come e quando hai scoperto il progetto di Insuperabili? Perché hai deciso di entrare a farne parte?

Ho scoperto il progetto di Insuperabili cinque anni fa, grazie ad un ragazzo che giocava e gioca attualmente in Insuperabili, anche se avevo già conosciuto il progetto quando facevo parte della mia squadra precedente.

Quindi quella con Insuperabili non é stata la tua prima esperienza calcistica. Che differenze hai riscontrato rispetto alle esperienze precedenti? Hai avuto qualche difficoltà durante i primi allenamenti?

In Insuperabili riscontro molto più impegno: i ragazzi sono molto tranquilli ed equilibrati e i mister più preparati. E’ davvero una bella realtà, infatti, fin dai miei primi allenamenti non ho riscontato particolari difficoltà.

E in che ruolo giochi? C’é un calciatore a cui ti ispiri particolarmente?

Io gioco come attaccante e, nella mia esperienza calcistica, mi ispiro molto a Martinez, perché ci lega la nostra nazione di origine.

Se ti chiedessi un momento significativo della tua esperienza con Insuperabili?

Devo dire che in generale per me sono significativi tutti i momenti in cui vedo gli altri ragazzi contenti, ad esempio quando fanno gol. Che vinciamo, come squadra, o che perdiamo non è rilevante, l’importante è vederli contenti.

Se dovessi ricordare un momento particolarmente bello vissuto con Insuperabili ripenserei all’esperienza a Coverciano, quando, con la Prima Squadra Ufficiale, siamo diventati campioni d’Italia, vincendo il campionato. E’ stata un’emozione alzare la coppa quel 23 giugno del 2019 e vedere tutti i ragazzi che tifavano dagli spalti e il team felice ed entusiasta.

A proposito di compagni, che rapporto hai con loro?

Abbiamo un bel rapporto, anche fuori dal campo. Devo dire che sono diventati degli amici e ci aiutiamo molto a vicenda.

Per concludere, consiglieresti ad altri ragazzi di fare parte di Insuperabili?

Lo farei sicuramente perché Insuperabili é una realtà che permette di migliorare molto a livello, non solo calcistico, ma anche umano. Io, ad esempio, sono cambiato molto a livello caratteriale: sono meno impulsivo e in generale sono migliorato nel modo di parlare e ragionare.

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