ENDOMETRIOSI: L’approccio nutrizionale
L’endometriosi è una patologia caratterizzata da una condizione infiammatoria, estrogeno-dipendente, associata a dolore pelvico, intestinale e ad infertilità. Si manifesta con lesioni endometriali e di stroma in posizioni extrauterine. E’ una condizione debilitante che può portare a riduzione della qualità della vita di chi ne è affetto. I principali sintomi dell’endometriosi sono caratterizzati da forti dolori durante il periodo mestruale, premestruale e dell’ovulazione, si associano dolori pelvici cronici, dolore nei rapporti sessuali, stanchezza fisica cronica, disbiosi intestinale, sindrome del colon irritabile.
L’approccio dietetico consigliato è un protocollo antinfiammatorio che ha come obiettivo migliorare la risposta insulinica e la sintomatologia dell’endometriosi. Come possiamo fare per “spegnere” l’infiammazione? Rispettare il corretto timing dei pasti è il primo passo, infatti seguire una corretta cronobiologia alimentare permette di rispettare l’equilibrio ormonale del corpo. E’ molto importante comporre il pasto in maniera equilibrata rispettando il corretto apporto di proteine, lipidi, carboidrati e fibre. Evitare di consumare cibi preconfezionati prodotti a livello industriale, spesso questi alimentisono arricchiti in sale, zucchero, edulcoranti, conservanti, grassi saturi e trans, tutte componenti che promuovono la disbiosi intestinale e di conseguenza l’instaurarsi di una condizione infiammatoria. Masticare a lungo e dedicare il giusto tempo al pasto, il processo digestivo inizia in bocca.
Esistono alimenti che favoriscono l’infiammazione?
- Zuccheri e carboidrati raffinati: causano picchi glicemici e dipendenza da sostanze dolci. L’aumento degli zuccheri nel sanguedetermina una sovraproduzione di insulina (stimolo ipotalamo-pancreas), per effetto di questo ormone la glicemia cala rapidamente e questo causa fame e necessità di reintrodurre altri carboidrati.Ovviamente questo non vuol dire evitare tutti i carboidrati ma semplicemente tutti gli alimenti ricchi in zuccheri semplici prediligendo quelli integrali.
- Glutine: alcuni studi scientifici hanno mostrato l’efficacia di una dieta gluten free in pazienti affetti da endometriosi, in particolare si è osservata una riduzione statisticamente significativa della sintomatologia dolorosa. Il razionale alla base di questo protocollo dietetico è che il glutine potrebbe aumentare la produzione di citochine pro-infiammatorie esacerbando lo sfondo patologico della malattia. Tuttavia è importante personalizzare la dieta a seconda della sensibilità del paziente al glutine
- Latte e derivati: sono concessi ma è bene ridurli al minimo per la presenza di caseina e lattosio.
- Carne rossa:Una dieta ad alto contenuto di carne rossa è stata associata ad un aumento dei livelli di estradiolo contribuendo direttamente all’innalzamento dei livelli degli ormoni steroidei nel sangue.
- Soia: La soia e i fitoestrogenidi cui è ricca hanno effetti estrogenici correlati con l’insorgenza dell’endometriosi e altre patologie estrogeno-dipendenti.
- Alcolici: L’alcol e i suoi metaboliti promuovono infiammazione dell’apparato gastroenterico, tale condizione ha conseguenze negative sia a livello locale che sistemico. A livello intestinale si verifica un’alterazione del microbiota intestinale, l’aumento della permeabilità intestinale con conseguente effetto sul sistema immunitario.
- Caffeina: La troviamo nel caffè, nel cacao, nelle foglie di tè, guaranà, cola. Ilcaffèè ricco in tannini (residui del processo di torrefazione) che ostacolano il processo di digestione inibendo l’attività enzimatica di lipasi, amilasi e proteasi. Inoltre i tannini vengono fermentati e determinano infiammazione e irritazione intestinale. Lacaffeina oltre a dare dipendenza crea affaticamento delle ghiandole surrenali e influenza la produzione di ormoni alterandone l’equilibrio.
- Ginseng per l’azione similormonale
- Attenzione agli organoclorurati, gruppo di composti organici utilizzati come insetticidi! Frutta e verdura potrebbero contenere traccia di queste sostanze che possonoavere un effetto pleiotropico influenzando l’attività deirecettori degli estrogeni e degli androgeni
Scopriamo insieme gli alimenti da favorire:
- Verdure(carciofi, asparagi, bieta, verza, spinaci, cavoli, broccoli) contengono fibre che modulano l’assorbimento dei carboidrati contribuendo a mantenere la glicemia stabile.Ma non solo, le verdure in particolare quelle verdi contengono metionina, Vitamina B6, acido folicoe colina, fattori definiti “lipotropi” ossia coinvolti nel metabolismo dei lipidi e che hanno un ruolo importante nell’espressione genetica vista laloro capacità di influenzare la metilazione del DNA. Diete a basso contenuto di queste sostanze determinerebbero alterazioni del metabolismo lipidico, stress ossidativo e alterazioni epigenetiche coinvolte nell’endometriosi.
- Proteine di origine vegetale, è consigliata l’assunzione di 3 porzioni di legumi a settimana in sostituzione ad altre fonti proteiche di origine animale. In caso di disbiosi intestinale prediligere i piselli ed evitare l’intake di fagioli, lenticchie e ceci.
- Pesce azzurro di piccole dimensioni, ricchi in omega 3 utili nella regolazione delle citochine con aumento della produzione di prostaglandine antinfiammatorie.
- Carne bianca: pollo, tacchino, coniglio
- Frutta a guscio e semi oleosi ricchi in grassi polinsaturi della serie omega 3 e 6, vitamine e minerali: noci, nocciole, mandorle, semi di zucca, semi di Chia, semi di lino.Evitare il consumo di arachidi.
- Olio di oliva: L’olio d’oliva è un’importante fonte di micronutrienti edi un’ampia varietà di preziosi antiossidanti che non si trovano inaltri oli. L’alto contenuto di acido oleicorende l’olio di oliva molto meno suscettibile all’ossidazione. Inoltre, l’olio d’olivaè ricco infenoli sostanze con un elevato potere antiossidante in grado di neutralizzare le specie reattive dell’ossigeno (ROS).
- Aglio e cipolla: alimenti ricchi in sostanze antiossidanti e antinfiammatorie come la quercetina.
- Cereali senza glutine: riso integrale, amaranto, quinoa, grano saraceno
- Patate dolci ricche in vitamine e sali minerali
- Frutta a basso indice glicemico.

Ha collaborato con l’Ospedale infantile Regina Margherita presso l’ambulatorio dislipidemie e prevenzione cardiovascolare e segue progetti di intervento diagnostico terapeutico nella diagnosi precoce di iperlipemia aterogena in età pediatrica nel territorio piemontese.