Il Magnesio, alleato del nostro Sistema Nervoso
Oggi vi voglio parlare del MAGNESIO come fattore anti-stress per eccellenza!
Non tutti forse sono a conoscenza del fatto che in condizioni di stress cronico il nostro organismo tende ad essere soggetto a maggiori escrezioni renali di magnesio, ma non solo, anche in condizioni di stress acuto (lo stimolo si verifica una volta e ha una durata limitata) si verifica un aumento dei suoi livelli plasmatici e un suo maggior utilizzo. Ciò può condurre ad una carenza di questo micronutriente e ad una minor tolleranza e gestione dello stress. Un basso rapporto Magnesio/Calcio determina da un lato un rilascio di catecolamine in risposta allo stress e dall’altro lato il rilascio di fattori aggreganti vaso-costrittivi e piastrinici. Tale condizione si manifesta con nervosismo, ansia, confusione, depressione, perdita dell’appetito, tachicardia, insonnia e crampi muscolari, tutti sintomi che chi è particolarmente stressato conosce molto bene!
Il MAGNESIO svolge funzioni importanti nel nostro organismo, innanzitutto è un garante di energia, infatti contribuisce alla riduzione della stanchezza, dell’affaticamento e garantisce la normale funzione muscolare. Inoltre è un alleato del buon umore, regola la sintesi della serotonina che ha una funzione analgesica, antidepressiva e stabilizza l’umore. Infine è un vero amico del sistema nervoso in quanto modula l’attività cerebrale. E’ ormai noto che le deplezioni di magnesio possono causare disturbi neurologici. Numerosi sono gli studi condotti sulle emicrania, dolore cronico, epilessia, ansia, ictus, depressione, morbo di Alzheimer e Parkinson, che indagano il ruolo del magnesio sulla prevenzione e trattamento di queste condizioni patologiche, e i risultati sono incoraggianti! Scopriamoli insieme.
La fibromialgia è un esempio di condizione patologica correlata allo stress, si manifesta con dolore cronico e diffuso causato da aumento dell’elaborazione e della gestione del dolore da parte del Sistema Nervoso Centrale. Esiste ed è dimostrata una correlazione inversa tra magnesio e parametri clinici, in particolare vari studi dimostrano che pazienti con affaticamento cronico per fibromialgia presentano bassi livelli del micronutriente e che integrazioni di magnesio possono determinare un miglioramento significativo dei livelli di energia, dolore e reazioni emotive.
In letteratura è descritta anche una correlazione tra i livelli di magnesio (nel siero e il fluido peritoneale) e la percezione dello stress in donne adulte relativamente sane, incapaci di concepire ma senza cause organiche identificate di sterilità.
Il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) è anch’esso fortemente correlato a carenza di magnesio. Livelli elevati di stress e intolleranza allo stress fanno parte della presentazione clinica. Uno studio recente ha valutato 116 bambini affetti da tale condizione patologica e ha osservato che il 95% di questi presentava carenza di magnesio. Altri studi hanno messo in evidenza come il trattamento con magnesio per 2 mesi può alleviare l’iperattività, l’iperemotività e migliorare l’attenzione.
Il magnesio ha un ruolo molto importante anche nella patogenesi dell’emicrania, forma più comune di cefalea primaria che affligge circa il 12 % della popolazione occidentale. Nel tessuto cerebrale di soggetti emicranici, sia durante gli attacchi che nel periodo interictale, sono stati riscontrati bassi livelli di Magnesio. Ma non solo, è stato condotto uno studio prospettico su 270 donne di cui 61 soggette a emicrania mestruale (MRM), e si è osservato che il 45% mostrava carenza di magnesio ionizzato durante gli attacchi MRM e rapporti sierici Calcio/Magnesio elevati. Il meccanismo alla base di questa carenza è spiegato dal fatto che da un lato le emicranie determinano una condizione di stress che a sua volta porta ad una maggior escrezione di magnesio, dall’altro lato condizioni di stress possono portare ad un’aumentata perdita del micronutriente, situazione che potrebbe scatenare a sua volta l’attacco emicranico, pertanto si instaura un circolo vizioso.
Molto spesso alcuni pazienti lamentano di soffrire di crampi muscolari scheletrici: contrazioni muscolari improvvise, involontarie, dolorose e palpabili che durano da secondi a minuti. Esistono condizioni patologiche associate ai crampi e questo elenco include alcune malattie metaboliche (es. Insufficienza epatica), l’assunzione di farmaci (es. Diuretici), emodialisi e Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA). I crampi muscolari possono essere associati anche all’esercizio fisico, in questo caso si verificano durante o immediatamente dopo un intenso sforzo, di solito nei gruppi muscolari allenati. Comuni i crampi associati alla gravidanza o all’età avanzata che si verificano nelle gambe o nei piedi durante periodi di inattività prolungata, ne sono un esempio i crampi notturni. I crampi muscolari rappresentano un sintomo preminente e ricorrente nell’ipomagnesemia severa-cronica. Il ruolo del magnesio nella patogenesi non è completamente noto ma si ipotizza che possa influenzare direttamente la contrazione muscolare (compete con proteine che legano il calcio), inoltre se carente contribuirebbe a ipereccitabilità neuronale, che a sua volta influenza il mantenimento prolungato della contrazione muscolare. E’ considerato come uno dei trattamenti elettivi.
La dismenorrea, disturbo ginecologico associato al ciclo mestruale, può precedere o coesistere con le mestruazioni e provoca crampi e dolori colici uterini sordi e nauseabondi. Quando la dismenorrea limita le attività quotidiane, sono necessari farmaci antinfiammatori non steroidei o pillole contraccettive per ridurre la contrazione uterina e alleviare il dolore. Sono provati i benefici e la sicurezza del magnesio per il trattamento della dismenorrea primaria, infatti è stato ipotizzato che il Magnesio allevi la contrazione miometriale e favorisca il rilassamento muscolare. Uno studio clinico ha messo in evidenza come una somministrazione di magnesio per via orale il giorno prima delle mestruazioni e durante il I e il II giorno del ciclo mestruale abbia un effetto terapeutico sulla dismenorrea.
Evitare e prevenire CARENZA di MAGNESIO è fondamentale, è per questa ragione che sono stati stabiliti dei livelli di assunzione raccomandati per la popolazione (PRI): 240 mg/die; per i lattanti invece i valori di riferimento sono rispettivamente i seguenti: 80 e 150 mg/die. Ma dove possiamo trovare questo prezioso elemento? Alcuni alimenti ne sono particolarmente ricchi e sono: cioccolato fondente, legumi, cereali integrali, verdure a foglia verde, semi oleosi, frutta secca.
La domanda che sorge spontanea è: “ Perché molte persone ne sono carenti?”. Purtroppo la dieta tipica dei paesi occidentali è di fatto povera di magnesio perché è caratterizzata dal consumo di poco pane e per di più raffinato, da un eccessivo apporto di fitati, calcio, fosforo, acidi grassi a lunga catena, alcol, eccessivo consumo di caffè, notevole consumo di proteine soprattutto animali e alimenti ad elevato contenuto di colesterolo, apporti elevati di alimenti processati.
Il ruolo del magnesio nella regolazione dello stress rappresenta ancora un campo di ricerca emergente.
In futuro il magnesio sarà sempre più tenuto in considerazione come fattore comune in patologie legate allo stress, mentre metodi migliori per la determinazione dei livelli intracellulari apriranno la strada a un miglioramento della diagnosi di carenza.

Ha collaborato con l’Ospedale infantile Regina Margherita presso l’ambulatorio dislipidemie e prevenzione cardiovascolare e segue progetti di intervento diagnostico terapeutico nella diagnosi precoce di iperlipemia aterogena in età pediatrica nel territorio piemontese.