EIACULAZIONE FEMMINILE

L’eiaculazione femminile è l’atto tramite cui alcune donne espellono del liquido dai dotti parauretrali, al momento dell’orgasmo o subito prima.

In numero di due e paragonabili a dei piccoli canali, i dotti parauretrali risiedono nella vagina; precisamente, si collocano a destra e a sinistra dell’apertura esterna dell’uretra, ma a un livello di poco inferiore. Da non confondersi con la lubrificazione vaginale che è il processo in cui viene prodotto spontaneamente un fluido naturale dagli organi genitali femminili che lubrifica la vagina di una donna. La lubrificazione vaginale avviene sempre e in modo costante, ma la produzione aumenta significativamente vicino alla fase di ovulazione e durante l’eccitazione sessuale in previsione del rapporto sessuale.

A secernere il liquido che caratterizza l’eiaculazione sono le cosiddette ghiandole di Skene dette anche  ghiandole parauretrali , le quali, secondo gli esperti dell’apparato genitale femminile e maschile, equivalgono alla prostata dell’uomo.

In campo medico, l’eiaculazione femminile rimane ad oggi uno dei fenomeni più affascinanti e misteriosi della sessualità femminile, ma anche uno dei più discussi, al punto che ginecologi, urologi e sessuologi spesso si trovano in disaccordo su questo argomento.

L’eiaculazione femminile è un fenomeno che riguarda con una certa regolarità soltanto una minoranza delle donne.

I fluidi sessuali femminili sono stati rappresentati nell’arte e nella letteratura di diverse culture e definiti con nomi poetici come il fluido di Venere, l’elisir della vita, il fiume sacro, il nettare degli Dei e il nettare di loto. Il Kama Sutra definisce le emissioni femminili come “il seme che…continua a cadere dall’inizio dell’unione sessuale fino alla fine”.

L’eiaculazione femminile è da riferirsi esclusivamente ad una ridotta produzione di fluido lattiginoso, che può essere espulso da alcune donne durante l’orgasmo. E’ necessario distinguere tra due tipi di emissioni sessuali femminili diversi: l’eiaculazione femminile e lo squirting: per eiaculazione femminile si intende una produzione ridotta di fluido lattiginoso, contenente PSA (prodotta dalle ghiandole di SKENE) invece per squirting  si intende la produzione abbondante, circa 100-150 ml, di urina, molto spesso contenente anche PSA.

Lo squirting è un fenomeno controverso, tanto è che la stessa comunità medica e scientifica non ha raggiunto ancora un giudizio unanime. Consiste nell’emissione di fluido dall’uretra da parte della donna a seguito di una intensa stimolazione presumibilmente del punto G. Una area, il punto G, sita nella parete anteriore della vagina e formata da diversi tipi di tessuti, che comprendono la radice del clitoride, i corpi cavernosi (come quelli del pene), le ghiandole di Skene e nervi che utilizzano gli stessi fattori biochimici dell’eiaculazione maschile (Jannini, 2008).

È proprio l’intensa stimolazione di questo punto nevralgico dell’eros femminile e precisamente delle ghiandole di Skene che favorirebbe, solo in una piccola percentuale di donne (solo il 10% possa ottenere), lo squirting.

Alcune donne che esperiscono lo squirting, soprattutto la prima o le prime volte che questo accade, possono vivere od essere portate a vivere questo fenomeno con imbarazzo, sentendosi così diverse. Si pensa subito ad emissioni di urina non controllato, ma una volta “analizzati” tutti i fattori ci si può rasserenare e godersi la nuova esperienza. Per fortuna però, la maggior parte delle donne vivono lo squirting in maniera positiva. I dati di una ricerca online del 2013 dell’ospedale Rudolfstiftung di Vienna, dimostrano infatti che il 78,8% delle donne che esperisce lo squirting regolarmente e il 90% dei loro partner, considerano questo fenomeno come un arricchimento della loro vita sessuale. Riuscire ad arrivare allo squirty è frutto di una condizione sessuale ottima ed una intesa con il proprio partner invidiabile che rafforza la coppia e la loro complicità. Le donne che squirtano hanno una capacità velocissima da parte della vescica di riempirsi di liquido e di emetterlo al momento dell’orgasmo, prima che questo fluido si concentri e si trasformi in urina dal rene: si tratta di una specie di riflesso incondizionato che avviene stimolando la parte iniziale della vagina, nella parete anteriore, su cui è appoggiata la vescica.

Qualsiasi donna, con un’adeguata e prolungata stimolazione sessuale, è in grado di esperire lo squirting. Ricordiamo che i dati provenienti dalla letteratura ci dicono che soltanto una piccola percentuale di donne è in grado di “squirtare” ed una percentuale ancora più ridotta di farlo regolarmente. Inoltre, contrariamente a quanto si può dedurre dall’immaginario irrealistico proveniente dall’industria pornografica, non sembra esserci alcuna correlazione tra squirting ed intensità orgasmica.

Alla fine la natura non ci ha create molto diverse dall’uomo come spesso si pensi.

 

“L’orgasmo è il coinvolgimento totale del corpo: mente, corpo, anima, tutti insieme. Tu vibri, l’intero essere vibra, dalle dita dei piedi alla testa. Non sei più in controllo; l’esistenza ha preso possesso di te e tu non sai chi sei, è come una follia, è come un sonno, è come la meditazione, è come la morte.”

Osho

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