Quando è indicato un trattamento osteopatico?

Con molto piacere oggi vorrei presentarvi la Dott.ssa Federica Costamagna, Osteopata.

Attraverso la sua esperienza affronteremo il tema dell’osteopatia per capire che cos’è, quando è indicato un trattamento di questo tipo e come avviene.

Che cos’è l’osteopatia?

L’osteopatia è una medicina manuale, alternativa e complementare riconosciuta dall’OMS come terapia paramedica per la prevenzione e il mantenimento dello stato di salute. I principi fondamentali si basano su un’approfondita conoscenza dell’anatomia umana e sulla visione del corpo in quanto unità e in grado di auto guarirsi. L’osteopata si avvale esclusivamente di tecniche manuali al fine di valutare e trattare la disfunzione somatica proponendosi come obiettivo la risoluzione del problema e non del sintomo.

Qual è l’obiettivo di un trattamento manipolativo osteopatico?

Più che di trattamento, mi piace parlare di percorso, in quanto, soprattutto con sintomi cronicizzati nel tempo, non è sufficiente una sola visita per risolvere la problematica. L’osteopata si pone come obiettivo ristabilire l’omeostasi (equilibrio) del paziente.

Come avviene questo tipo di trattamento?

È importante prima di eseguire qualsiasi trattamento valutare la possibile presenza di eventuali red-flag (controindicazioni) mediante un’accurata anamnesi pregressa e presente di tutti i sistemi. Successivamente si effettua l’esame obiettivo in posizione ortostatica e clinostatica per individuare la disfunzione somatica attraverso il TART (Tenderness ovvero dolorabilità, Asimmetria del corpo, Range motorio variato, Tessuti maggiormente densi o con alterata consistenza). Infine, si prosegue con il trattamento che, come detto in precedenza, si avvale esclusivamente di tecniche manuali. A fine seduta vengono consigliati piccoli accorgimenti ed esercizi al fine di mantenere il lavoro svolto. La visita dura in totale sui 45-60 min. Le prime due sedute si effettuano con una distanza di ca 10-15 gg in base alla problematica e alla risposta del corpo, le successive si valuta in base alla sintomatologia.

In quali casi consiglia di sottoporsi ad un trattamento osteopatico? È vero che ci si può avvalere di una seduta già da neonati?

L’osteopatia nasce come terapia preventiva, per cui quando si svolge un lavoro molto sedentario (es attuale smart-working), oppure quando si passano molte ore in auto è consigliabile valutare le conseguenze sulla postura, anche in assenza di dolore. Nei bambini è indicato già dai primi giorni di vita sia in caso di problematiche legate al parto (ad es. utilizzo ventosa oppure fase espulsiva prolungata) che sistemiche (ad es. reflusso, coliche, disturbi del sonno, difficoltà all’ attaccarsi). Mi piace ricordare il trattamento osteopatico in gravidanza, in quanto poco conosciuto, ma molto utile nella risoluzione di tutti quei fastidì osteoarticolari che si presentano durante la gestazione (sciatalgia, lombalgia, cefalea), inoltre numerosi studi affermano che l’OMT abbia un effetto positivo sia sulla durata che sul dolore del travaglio. Il trattamento manipolativi, infine, risulta essere un ottimo coadiuvante alla medicina allopatica nel management di molte patologie/dolori. Eccone un breve elenco:

• Cervicalgia, dorsalgia e lombalgia

• Lombosciatalgia e lombocruralgia

• Disfunzioni viscerali: stipsi, IBS, reflusso etc

• Dolori osteo-articolari e fasciti

• Cefalea o emicrania

• Post traumatiche

• Trattamento delle cicatrici

• Post lavori di ortodonzia (es apparecchi meccanici) o bruxismo/serramento

• Otiti e sinusiti ricorrenti

• Coadiuvante nella terapia della scoliosi

• Problematiche legate al parto

• Plagiocefalia neonatale

• Disturbi del sonno

• Dismenorrea

Il Centro Medico Mens CPZ offre un percorso diagnostico integrato e multidisciplinare (diagnosi, presa in carico e terapia) per le pazienti che presentino sindromi dolorose croniche e in particolare Fibromialgia. Tra i servizi disponibili troviamo i trattamenti osteopatici, di cui lei si occupa. Perché sono utili per le pazienti fibromialgiche?

Quando si presenta una cronicizzazione del dolore, come ad esempio nei pazienti fibromialgici, avviene una sensibilizzazione nocicettiva centrale, cosa vuol dire in parole povere, qualsiasi stimolo, anche non doloroso, viene avvertito come tale. La terapia si basa, tra i vari effetti, di modificare quest’iperattività neurovegetativa. Numerosi studi evidenziano come il trattamento manipolativo, principalmente cranio-sacrale, abbia efficacia sul sistema nervoso autonomo, più specificatamente sui sistemi orto e para simpatici, coinvolto in questo meccanismo patologico. Inoltre, mediante tecniche di trigger point si ha una riduzione della dolorabilità osteoarticolare tipica della fibriomialgia. L’obiettivo dell’osteopata è quindi quello di migliorare la qualità di vita del paziente riducendo dolore, rigidità e limitazione funzionale.

Quali sono i benefici riferiti in questi casi? Si hanno miglioramenti anche per quanto riguarda i disturbi del sonno e dell’umore?

I miglioramenti si hanno a livello sistemico coinvolgendo i tre grandi gruppi: osteoarticolare, viscerale e cranio sacrale. A livello del sonno si potrà ottenere beneficio sia a livello di addormentamento (meno tempo impiegato) che di numero di risvegli. Mediante l’integrazione multidisciplinare gli effetti saranno maggiori e più duraturi nel tempo.

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