IL RUOLO DELLA FANTASIA NELL’ECCITAZIONE SESSUALE
Sapevate che il cervello è una zona erogena?
Il cervello, creando la connessione tra stimolazione visiva e tocco fisico, è la più grande zona erogena del corpo. Oltre alla stimolazione manuale, infatti, quello che spesso eccita gli esseri umani è un misto tra il tocco di una carezza o dei baci, la visione stessa del partner che ci stimola sensualmente e tutto l’immaginario più o meno consapevole.
Cosa sono le fantasie sessuali?
Le fantasie sessuali sono lo strumento attraverso il quale un essere umano può auto-erotizzarsi a livello mentale e vanno considerate come uno dei punti fondamentali dell’erotismo maschile e femminile.
Possono essere costituite da una o più immagini, oppure articolarsi attorno ad uno scenario più strutturato…e non necessariamente ruotano intorno alla trasgressione.
Le fantasie sessuali sono importanti perché sono espressione conscia o inconscia del nostro desiderio sessuale, libero da vincoli, conflitti e regole. Il desiderio è un elemento che si trova alla base di tutta la vita sessuale, ed è importante conoscerlo, prenderne coscienza, viverlo (se questo non è nocivo); le fantasie possono avere e creare elementi positivi nel desiderio sessuale.
Le fantasie sono essere diverse per uomini e per donne, possono variare secondo l’età del contesto sociale e di altre variabili anche legate all’ambiente esterno.
Le fantasie sessuali si presentano in maniera spontanea, in risposta a stimoli esterni, create volontariamente come anche a volte in modo involontario. Possono esser richiamate intenzionalmente per aumentare l’eccitazione stessa, durante un atto amoroso o la masturbazione, o possono arrivare improvvisamente, lasciandoci sorpresi, e qualche volta anche turbati, soprattutto, quando alla fantasia si aggiunge la componente del proibito, del divieto anche interiore.
Ciò che noi immaginiamo non sempre fa parte di ciò che desidereremmo mettere in pratica nella nostra sessualità: è qui che si trova la differenza tra ciò che appartiene alla più stretta sfera del desiderio, da ciò che rimane più nella sfera mentale della fantasia.
Avere fantasie erotiche giova al rapporto sessuale in sé, perché favorisce l’eccitazione, che è essenziale per far bene l’amore e arrivare all’orgasmo.
“Per aumentare e tenere elevato il livello di eccitazione durante un rapporto sessuale dobbiamo stimolare la fantasia, magari anche pensando al nostro desiderio inconfessabile di avere un rapporto con un attore che ci piace, non c’è nulla di male, se si hanno delle fantasie parallele durante un rapporto”, dice l’esperto.
Possiamo condividere le nostre fantasie con il partner o lasciarle lì…segrete nella nostra psiche.
Nella maggior parte dei casi, la condivisione di una fantasia migliora la comunicazione all’interno di una coppia e stimola l’eccitazione. In più, alcune fantasie si rivelano stuzzicanti per entrambi; parlarne con la persona con cui facciamo sesso potrebbe aumentare l’eccitazione dell’altro/a creando un’atmosfera “bollente” molto piacevole.
Le fantasie sessuali possono giovare alla vita di una persona, perché stimolano la creatività, risvegliano il desiderio, aumentano e mantengono l’eccitazione (quindi l’erezione negli uomini e la lubrificazione vaginale nelle donne) e infine favoriscono l’orgasmo. Ma non solo: permettono di soddisfare (almeno sul piano immaginario) desideri erotici irrealizzabili o irrealizzati e aiutano a consolidare la propria identità di genere (questo succede quando, per esempio, l’uomo si immagina coinvolto in attività sessuali con più persone – fantasia che va a consolidare l’idea maschile di “potenza sessuale” – e la donna immagina invece di avere un immenso potere seduttivo facendo uno striptease davanti a molte persone).
Come è noto il cervello non è l’unica zona erogena del nostro corpo, l’abbinamento della stimolazione di alcune di queste zone può paragonarsi ad una buona orchestra che suona con una perfetta sincronizzazione che porta ad un risultato, cioè un orgasmo, intenso e soddisfacente!
“Il sesso è l’arte di controllare la mancanza di controllo”
Coelho
