Risposte senza domande

Non mi sono mai preoccupata di essere diversa; era il mondo che era differente da me.
Non mi sono mai preoccupata del fatto che dormissi di giorno e stessi sveglia di notte. Semmai erano gli altri che dormivano di notte e si perdevano il profumo della luna sul pelo dell’acqua mentre la risacca lambiva i miei piedi, le mie orecchie e il mio cuore.
Non mi sono mai preoccupata di svegliarmi alle 17, perché la prima cosa della mia giornata era il tramonto.
Né mi sono mai preoccupata di andare a letto alle 5. L’ultima cosa che vedevo era l’alba e l’ultima cosa che mangiavo un cornetto caldo alla crema.
Non era il mio umore che era troppo ballerino, ero il mio corpo troppo “uno solo” per così tante cose da provare.
Non mi sono mai identificata in qualcosa né specializzata in qualcosa, perché ogni giorno scoprivo qualcosa di nuovo da esplorare.
Non ho comprato mai una casa, solo in Italia ci sono 21 regioni da vivere!
Non ho mai capito cosa volevo fare da grande…fino a quando non ho fatto e scavato abbastanza di me, da essere certa di quello che NON volevo fare! scoprire quello che volevo è stato fare un puzzle; ho messo pezzettini di me poco alla volta insieme, senza sapere quale fosse il soggetto da comporre alla fine.

Ho vissuto e continuo a vivere con l’unica preoccupazione di essere allineata a me stessa, alla parte più autentica di me e senza compromessi.
Non ho mai avuto le energie per i rimorsi e per i rimpianti. E sono sempre stata pigra con i “se solo avessi potuto!”. Piuttosto, ho sempre deciso di fare. Anche se, in quel momento, non era la scelta più facile.
Gli affetti sono sempre la cosa più importante del mondo, per me. E loro sono stati la mia bussola.
La serenità, la felicità, il vivere la vita fino in fondo sono stati il mio obiettivo. Ed è per questo che non mi sono mai persa alle rotonde che mi si sono sempre presentate davanti.

Ho scritto questo perché oggi la psicologa mi ha fatto una domanda, alla quale da un po’ cercavo una risposta.
Ci ho pensato un po’. E questa è la risposta.
Ma non mi ricordo più bene quale fosse la domanda.

 

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