La didattica on line ai tempi del COVID 19: alcune riflessioni di una psicoterapeuta mamma
Molti genitori sembrano esprimere con modalità differenti la forte preoccupazione per il futuro scolastico dei figli, per il programma didattico non svolto come avrebbe dovuto essere, la difficoltà di far eseguire le attività a casa, l’aver perso la quotidianità e i ritmi rigidi e prestabiliti della scuola,delle attività extrascolastiche (sport, musica, teatro, corsi di lingua..).
I bambini dal canto loro si sono sentiti anticipatamente in vacanza, con la voglia di prendersi i loro tempi nell’eseguire i compiti, nel giocare, scoprendo l’opportunità di trascorrere più tempo con mamma e papà… sono così più richiedenti di attenzioni e momenti di affettività prima invece riempiti dai mille impegni e dalle mille corse…. A fronte della difficoltà di gestire “la noia espressa dai figli” ecco il desiderio dei genitori di ritrovare quel ritmo ben scandito chiedendo la didattica on line…..in questo modo ì i figli ritornano ad isolarsi davanti al PC, tablet, cellulare per seguire le lezioni mentre i genitori possono dedicarsi alle loro attività (lavoro, faccende domestiche) senza doversi fermare a pensare come impiegare il tempo con i figli.
La didattica on line è sicuramente una modalità formativa importante che aiuta le nuove generazioni ad affrontare il futuro con competenze informatiche solide ma non può sostituire la didattica tradizionale e la possibilità di un confronto diretto con gli insegnanti e i compagni, almeno per i giovani studenti della scuola primaria di primo e secondo grado, non ancora autonomi nel gestire uno strumento così complesso.
Si aggiunge a ciò la difficoltà di molte famiglie a poter offrire ai figli l’opportunità della didattica on line: spazi in casa limitati, strumenti informatici assenti o condivisi tra più persone, non presenza dei genitori impegnati nella propria attività lavorativa, non adeguate competenze nell’utilizzo di tali strumenti, da un lato importanti risorse per l’apprendimento ma dall’altro un altrettanto importante pericolo se utilizzati senza supervisione e monitoraggio da parte di un adulto.
L’esperienza della noia, del recuperare lo spazio da dedicare al pensiero e alla ricerca del gioco da inventarsi per trascorrere la giornata, il poter vivere e soffermarsi sulle sensazioni che si provano di fronte ad alcune esperienze sono un bagaglio culturale che vanno oltre le lezioni on line… in un’epoca dove le nuove generazioni presentano una scarsa competenza emotiva, difficoltà nel gestire le relazioni interpersonali, difficoltà nel riconoscere e vivere con serenità il proprio mondo emotivo e affettivo mi viene da dire che la didattica on line rafforza ancor di più queste difficoltà trasformandosi uno strumento “maschera” tra me e l’altro che impedisce l’espressione reale dei propri vissuti, del confronto e del conflitto passivizzando ogni forma di relazione interpersonale.
La corsa alla programmazione didattica può attendere.. le conoscenze apprese dai libri o da un video sono recuperabili .. ciò che non è facilmente recuperabile è l’esperienza del tempo che scorre, delle emozioni che scorrono sulla pelle, dei momenti vissuti e condivisi con il mondo degli affetti, la comprensione, l’accettazione e il rispetto delle regole e dei limiti imposti dall’autorità.. regole e limiti che delimitano gli spazi individuali e concorrono alla scoperta del rispetto reciproco.
… saranno queste le basi per poter fruire con competenze adeguate della didattica on line.
Autrice
Dott.ssa Simona Moschini
Psicologa e psicoterapeuta presso CPL di Rivoli
