Stimolazione luce – buio. Gli effetti sull’umore e sul sonno.

Il 20 Marzo ricorre l’equinozio di Primavera. La parola equinozio ha in sé due parole latine: aequa e nox. Cioè “notte uguale”. Sottinteso “al giorno”. In altre parole, il giorno dell’equinozio le ore di luce e le ore di buio sono uguali.
Quello che tratteremo in questo articolo è la conseguenza che sul nostro organismo ha una maggiore esposizione alla luce.
E’ un fatto acquisito che le variazioni di luce possono alterare negativamente l’umore. Per la maggior parte di noi, una giornata di sole è sempre meglio di una giornata nuvolosa.
Non a caso diciamo “che bella giornata” quando fuori ci sono sole e luce e “che brutto tempo” quando il cielo è coperto di nuvole.
È noto che il tono dell’umore e la percezione soggettiva di energia sono influenzati dal grado di luminosità dell’ambiente in cui viviamo. In primavera e in estate, quando le giornate si allungano, ci sentiamo più attivi e riposati, mentre durante l’inverno sperimentiamo spesso una maggiore sonnolenza.
I cambiamenti luce-buio e l’accorciamento delle giornate possono alterare i normali ritmi biologici.
Di conseguenza, anche il nostro umore e il nostro sonno ne risentono. Causando, per esempio, quello che è chiamato Disordine Affettivo Stagionale (SAD).
Il SAD consiste proprio in un disordine dell’umore che si presenta ai cambi di stagione, in particolare con l’arrivo dell’autunno, in cui l’accorciarsi delle giornate e la minore esposizione alla luce scatenano ansia, irritabilità, depressione, stanchezza, mal di testa e insonnia.
Ma come agisce davvero la luce sull’umore?
Attraverso delle specifiche cellule fotosensibili della retina, chiamate gagliari.
L’occhio è la parte più superficiale del nostro sistema nervoso centrale. La luce colpisce la retina e stimola il nervo ottico che trasmette gli stimoli a regioni del cervello come l’ipotalamo, che regola la produzione di serotonina (l’ormone del buonumore) e di cortisolo (l’ormone dello stress).
Quindi, ad una maggiore esposizione alla luce corrisponde una maggiore produzione di sostanze come la serotonina indispensabili per il nostro “buon umore”.
Ma anche il buio ha un effetto benefico per l’umore e il sonno. Perché, ricordiamolo, anche dormire bene è importantissimo per il nostro umore.
Il buio, infatti, stimola la produzione della melatonina, un ormone prodotto dall’epifisi, che ha il compito di regolare il ritmo sonno-veglia del nostro organismo. Ed è importantissima per la qualità del sonno.
La produzione di melatonina avviene durante la notte come risposta al buio e diminuisce progressivamente con l’avvicinarsi del mattino, in quanto la sua sintesi e distribuzione nel corpo sono inibite dalla luce.
Dunque, la luce è ritenuta un potentissimo strumento di regolazione dell’umore e si è pensato di sfruttarne le potenzialità in ambito clinico. Con la fototerapia, appunto. Terapia della luce.
Essa consiste nell’esposizione a una fonte di luce brillante artificiale, di intensità equivalente a circa 20 volte quella di un ambiente interno prodotta con specifiche lampade,  con un tempo di esposizione che varia da 30 minuti fino a 3 ore al giorno, a seconda della propria valutazione clinica.
Nel 2005, una ricerca pubblicata su American Journal of Psychiatry ha confermato che il trattamento con luce brillante è efficace nei disturbi dell’umore.
Come sempre, se avete dubbi a riguardo, i medici dello studio medico MENS CPZ si mettono a vostra disposizione per ogni dubbio e chiarimento.

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