La prima settimana di lavoro

Non si sa come, non si sa perché…ma la prima settimana di lavoro a tempo indeterminato arrivò anche per me.
E sono diventata una Recruiter…un’addetta di selezione del personale…dopo aver lungo vagato nel mondo del lavoro, alla fine sono diventata quella che cerca e dà lavoro agli altri.
E’ iniziata anche la mia seconda settimana del programma BDC che, grazie all’amorevole presenza della mia amica, non ho ancora mollato.
E sono tutta un..centrifugato, spremutine, carotine e finocchi.
Stranamente, tutto nella mia esistenza sembra andare per il verso giusto. Sembra tutto un fluire. Ed è una sensazione molto strana.
Il mio assetto alla vita è sempre stato complicato. Dalla scuola materna, in cui mi rifiutavo di mettere il grembiulino, fino ad…ora, sono sempre stata la spina in gola di tutti quelli che avevano a che fare con me in ambienti “strutturati”.
Ho sempre avuto il bisogno di adattare a me le regole, di cambiare il sistema in funzione mia. Non sono mai riuscita a fare il processo opposto. Non mi è mai venuto bene fare quella cosa che in molti sembrano fare: adattarsi. Ho sempre dovuto far adattare tutti a me.
All’inizio era mia madre che doveva andare a scuola e dire agli insegnanti “mia figlia darà qualche problemino”. Dopo la maturità, ho iniziato ad avvisare io le persone: “guardate che non sono normale; trattatemi in maniera diversa”.
E non so se bene se sia stato il concentrato di patologie presunte o vere a rendermi così particolare. Fatto sta che avere a che fare con me, per chi gerarchicamente si trovava in una posizione superiore, è sempre stato difficile.
Eppure, amici mie, sembra che i mille anni e milioni di euro spesi in psicoterapia stiano dando i loro frutti.
Perché, non è banale per me, ma questa settimana…anziché mettere al centro me stessa, mi sono messa da parte e ho messo al centro il lavoro. Per la prima volta da quando sono entrata nel mondo del lavoro, a 19 anni.
E anziché passare le ore a concentrarmi su quanto difficile fosse per me stare chiusa in ufficio, lavorare e dare il mio tempo a qualcun altro, alzarmi presto al mattino, combattere il ciclo circadiano al contrario o la tendenza a stancarmi subito…mi sono concentrata sul lavoro e sugli altri.
Non so come mai. Ma da qualche tempo…mi è venuto spontaneo spostare il core business della mia vita sugli altri e sulla gentilezza. E da quando lo faccio…sembro..,guarita no…ma decisamente migliorata nell’approccio al mio ambaradan.
Sono già a 412 parole…e chi è sul gabinetto a leggermi…inizia a stancarsi.
Ma la prossima volta vi racconterò di ieri sera, quando ho trascinato Federica ad una cerimonia buddhista!!

Buon week-end
Nathalie

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