Insolazione e colpi di calore: riconoscerli e prevenirli

L’insolazione o colpo di sole è una condizione patologica caratterizzata da specifici sintomi e dovuta ad una prolungata esposizione del corpo ai raggi solari, soprattutto la zona della testa.

La stagione più rischiosa nei Paesi Europei è chiaramente l’estate, se invece si viaggia in Paesi esotici e dell’emisfero sud qualsiasi stagione può essere pericolosa dal punto di vista dei raggi solari.

I bambini piccoli sono più soggetti per diversi motivi, prima di tutto hanno una pelle più sensibile e delicata che deve essere sempre protetta con creme solari durante l’esposizione al sole, inoltre per la loro natura spensierata tendono a voler passare molto tempo giocando sotto il sole, ecco perché la supervisione di un adulto è sempre fondamentale.

I tipici sintomi dell’insolazione sono:

– Mal di testa

– Vertigini

– Svenimento

– Eritemi e ustioni sulla pelle

– Disidratazione

Nel linguaggio comune si tende a confondere l’insolazione con il colpo di calore (anche chiamato ipertermia) che invece è una situazione che si può verificare anche all’ombra o in un luogo chiuso; pensiamo ad esempio alle SPA e ai luoghi termali oppure ai luoghi affollati, per esempio quando si è in coda per un concerto.

In questo caso il fattore umidità aumenta la percezione del calore e diminuisce la tollerabilità dell’organismo alle alte temperature. Il corpo umano in condizioni normali è dotato di un sistema di termoregolazione interno capace di mantenere un sano equilibrio tra una temperatura troppo bassa ed una troppo alta attraverso i processi di traspirazione e sudorazione. Quando la temperatura esterna però aumenta notevolmente l’organismo comincia ad avere qualche difficoltà a mantenere quest’equilibrio ed in alcuni casi si può incorrere in un malessere chiamato colpo di calore e caratterizzato da :

– Perdita di conoscenza

– Nausea e vomito

– Disidratazione o comunque intensa sete

– Mal di testa

– Abbassamento della pressione sanguigna

– Crampi

– Febbre

RIMEDI

Una volta che si è andati incontro ad un episodio di insolazione o ipertermia, o meglio, se notiamo che una persona vicina a noi viene colpita da una di queste due “patologie” o da entrambe (è possibile che si verifichino contemporaneamente o una come diretta conseguenza dell’altra), è necessario che chi osserva il fenomeno trasporti immediatamente la persona in un luogo fresco, arieggiato, lontano dal sole e dalla calca di persone. Nel caso il malcapitato si sia disidratato bisogna dargli da bere piccoli sorsi d’acqua (non ghiacciata) o soluzione salina per reintegrare la perdita di sali minerali e liquidi.

Inoltre è bene bagnare leggermente il corpo con dei panni imbevuti di acqua in particolare le zone dei polsi, i lati del collo, l’inguine, le tempie e le ascelle.

Nel caso dell’insolazione si può andare incontro a ustioni della pelle, come abbiamo detto, che risultano molto dolorose, in questo caso si può procedere con applicazioni di latte sulla parte ustionata attraverso un panno imbevuto, di creme lenitive a base di aloe vera o di gel sempre a base di aloe. Altri rimedi naturali possono essere impacchi con acqua e bicarbonato di sodio, con the verde oppure l’applicazione di fette di cetriolo.

E’ bene sottolineare che il riposo è un rimedio basilare per il recupero del paziente colpito sia da insolazione che da colpo di calore, nel primo caso potrebbe avere difficoltà ad addormentarsi a causa del dolore causato dallo sfregamento della ferita (eritemi e ustioni) sulle lenzuola o a causa della febbre alta.

In caso di svenimento distendere il paziente in modo che le sue gambe siano leggermente sollevate e che invece la testa sia perfettamente allineata con il dorso e le spalle, se dopo 15-20 minuti la persona non vuole riprendersi è consigliabile rivolgersi ad un medico del pronto soccorso o chiamando il 118.

PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE

La prevenzione, anche in questo caso o forse è il caso di dire in questo caso più che mai, è la scelta migliore.

Ecco alcune regole fondamentali per evitare di incorrere in questi spiacevoli “incidenti”:

– Se si è sotto il sole o si prevede di stare sotto il sole per parecchio tempo munirsi di cappello, meglio se a tela ampia in modo che il capo venga protetto a 360°;

– Proteggere la pelle con valide creme solari in base al proprio fototipo;

– Idratare il corpo bevendo molta acqua;

– Evitare gli alcolici sotto il sole;

– Stare attenti all’ombrellone: sebbene in spiaggia o in piscina venga considerato a tutti gli effetti un luogo d’ombra è bene ricordare che non è invece immune dall’infiltrazione dei raggi solari, basti pensare a quante persone si sono abbronzate o ustionate stando proprio sotto l’ombrellone, questo vale anche per gazebi e tendoni dello stesso materiale;

– Se ci si trova in un luogo affollato e in condizioni sfavorevoli come la mancanza di sedute e di appoggi cercare di non rimanere troppo vestiti ( togliere il giubbotto e eventuali sciarpe che potrebbero opprimere il corpo) e munirsi di bottiglietta d’acqua, se ci si trova in un luogo caldo e chiuso in estate e sprovvisto di aria condizionata utilizzare il buon vecchio ventaglio o semplice foglio di carta per offrire un po’ d’aria all’organismo , se possibile aprire le finestre o porte e allontanarsi dalla folla ogni tanto;

– Evitare comunque l’esposizione diretta ai raggi solari nelle ore più calde della giornata;

– Prestare attenzione anche alle auto in quanto possono raggiungere temperature anche di 50° o 60° se parcheggiate al sole, non adeguatamente rinfrescate con aria condizionata, cercare di posizionare i bambini nella parte più all’ombra dell’auto anche mentre si è in viaggio

 

 

 

 

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