I parametri vitali

I parametri vitali

Una componente della valutazione inziale di un paziente è la misurazione dei segni vitali. Essi esprimono le condizioni generali della persona: forniscono importanti informazioni sullo stato di salute, inoltre danno un’indicazione su eventuali anomalie che andranno approfondite raccogliendo ulteriori dati.

Tradizionalmente i parametri vitali erano i seguenti:

  • frequenza cardiaca

  • pressione arteriosa

  • temperatura corporea

  • frequenza respiratoria

Attualmente questo elenco è stato integrato con l’aggiunta di:

  • pulsossimetria

  • dolore

Frequenza cardiaca

E’ il numero di pulsazioni avvertibili in un minuto. La frequenza normale di un adulto sano è compresa tra 65-85 battiti per minuto (bpm). Una frequenza maggiore di 100 è denominata tachicardia, mentre viene chiamata bradicardia se inferiore a 60 bpm. Esistono fattori che incrementano la FC, quali le emozioni (rabbia, eccitabilità), l’esercizio fisico, l’aumento della temperatura, la disidratazione.

Le condizioni che invece decrescono la frequenza sono: l’ipotermia, le disfunzioni del sistema nervoso, alcuni farmaci (beta bloccanti, digitale). La bradicardia può manifestarsi fisiologicamente negli sportivi a causa di un’aumentata stimolazione da parte del nervo vago. In questi casi la FC a riposo può essere inferiore a 50 bpm.

Per valutare il polso periferico può essere utilizzata qualsiasi arteria, quelle più utilizzate sono la radiale e la carotide, poiché facilmente accessibili.

Vengono appoggiati i polpastrelli di due dita (indice e medio) sul sito arterioso, si effettua una leggera pressione senza ostacolare il flusso sanguigno e si rilevano le pulsazioni per almeno 30 secondi (moltiplicare per 2 per ottenere i bpm).

Il polso può essere definito ritmico se il tempo intercorso tra i battiti è sempre lo stesso, oppure aritmico quando l’intervallo di tempo intercorso tra le singole pulsazioni non è costante.

Pressione arteriosa

E’ la forza esercitata sulle pareti di un’arteria dal sangue proveniente dal cuore. La contrazione del cuore spinge il sangue con un’elevata pressione dell’aorta; il picco massimo è definito pressione sistolica (o massima). Quando i ventricoli si rilassano, il sangue nelle arterie esercita una pressione minima, detta diastolica (o minima).

I valori normali della PAOS sono compresi fra i 90 -140 mm/Hg, mentre quelli della PAOD tra 50 – 90 mm/Hg.

Se la pressione sistolica scende sotto i 90 mm/Hg si parla di ipotensione arteriosa; essa può essere associata a sensazione di mancamento, debolezza, offuscamento della vista, pallore, sudorazione fredda e oliguria.

L’ipertensione è la più frequente alterazione della PAO e si verifica quando la sistolica è maggiore a 140 mm/Hg e la diastolica superiore a 90mm/Hg. Un solo valore alterato non giustifica la diagnosi di ipertensione.

Per la misurazione della pressione arteriosa si utilizza uno sfigmomanometro composto da:

  • manometro a pressione;

  • bracciale di vinile o stoffa che racchiude un palloncino di gomma gonfiabile;

  • bulbo a pressione con una valvola di rilascio che sgonfia il palloncino;

  • un sistema di tubi di gomma che collegano il bulbo con il palloncino.

Il bracciale deve essere avvolto tra l’ascella e la piega del gomito; in corrispondeza di quest’ultima va appoggiato il fonendoscopio, nel punto in cui appoggiando le dita si sente pulsare l’arteria del braccio (arteria omerale). Contemporaneamente si palpa il polso radiale, cioè la pulsazione dell’arteria che passa a livello del polso, dallo stesso lato in cui si trova il pollice. A questo punto il bracciale viene gonfiato sino alla scomparsa sia dei rumori provenienti dal fonendoscopio che del polso radiale: in questo momento la pressione del bracciale è superiore alla pressione arteriosa. Successivamente si riduce lentamente la pressione del bracciale, facendo uscire l’aria in esso contenuta, azionando l’apposita valvola. Quando la pressione sarà uguale a quella arteriosa, un pò di sangue riuscirà a passare nell’arteria producendo un rumore: il primo rumore udito chiaramente corrisponderà alla pressione sistolica. Riducendo ulteriormente la pressione i rumori diventeranno inizialmente più intensi, quindi via via più deboli: la completa scomparsa dei rumori corrisponderà alla pressione diastolica.

Temperatura Corporea

E’ il grado di calore del corpo umano. L’organismo umano è dotato di meccanismi di controllo della temperatura che ne assicurano valori costanti e ne consentono variazioni entro limiti molto ristretti.

Nell’ uomo la temperatura normale è comunemente considerata di 37° C con una variabilità tra individui di circa +/- 0.4°C. Sopra i 38°C si parla di febbre.

I valori della temperatura possono essere influenzati dai seguenti fattori:

  • fisiologici;

  • caratteristiche dei termometri;

  • sede di misurazione;

  • calibrazione e manutenzione dei termometri.

Fattori fisiologici – differenti parti del corpo hanno differenti temperature. Le misurazioni effettuate nelle cavità del corpo (rettale, timpanica, orale) sono più elevate di quelle effettuate sulla superficie cutanea corporea (sede ascellare). La temperatura inoltre fluttua nell’arco della giornata, è più bassa al mattino e più alta nelle ore pomeridiane. Essa è anche influenzata dal processo digestivo e dall’aumento di progesterone durante l’ovulazione ( + 0,3-0,6°C).

Caratteristiche dei termometri – vi sono vari tipi di termometro: a mercurio (rilevazione ascellare, orale, rettale), chimico (rilevazione ascellare, rettale), elettronico (rilevazione ascellare, rettale, orale), ad infrarossi, timpanico, temporale.

Frequenza respiratoria

E’ il numero di atti respiratori che un individuo compie nell’arco di un minuto ed è il processo mediante il quale gli organismi si procurano l’ossigeno ed eliminano l’anidride carbonica; questo scambio avviene a livello dei polmoni e ha la funzione di apportare alle cellule l’ossigeno necessario alla vita. In un adulto la frequenza respiratoria (FR) è di 12-18 atti al minuto.

Il respiro regolare per frequenza e per profondità è definito eupnoico. Nel caso in cui la FR sia maggiore a 24 atti/min si parla di tachipnea, mentre sotto i 10atti/min si definisce bradipnea.

I sospiri sono atti fisiologici e hanno lo scopo di espandere gli alveoli non ventilati durante il respiro normale. La frequnza respiratoria può aumentare con l’esercizio fisico e con altre attività che fanno aumentare il metabolismo del corpo.

Pulsossimetria

E’ il parametro che esprime la percentuale di emoglobina saturata con l’ossigeno. Valori compresi fra 95% e 100%, generalmente, sono considerati normali.Valori compresi fra il 90% e il 95%, invece, sono associati ad una live ipo-ossigenazione. Valori inferiori al 90%, indicano la presenza di un’ipossiemia, mentre sotto 80% l’accuratezza della rilevazione viene meno, per tanto per garantire la giusta determinazione della SpO2 sarà necessario sottoporsi ad analisi più approfondite come l’emogasanalisi.

Lo strumento di misurazione della saturazione di ossigeno è il pulsossimetro transcutaneo, formato da una sonda che effettua la misurazione e da un apparecchio che calcola e visualizza il risultato. La sonda è solitamente formata da una pinza che viene applicata al dito del paziente; il pulsossimetro fornisce anche i valori della frequenza cardiaca.

La rilevazione della saturazione può essere influenzata da:

  • ipoprofusione periferica;

  • anemia;

  • edema;

  • mezzi di contrasto somministrata per via endovenosa;

  • movimento eccessivo del paziente durante la misurazione;

  • smalto sul letto ungueale.

Vi parlerò del dolore e delle scale per la sua valutazione nel prossimo articolo.

https://www.corriere.it/salute/dizionario/temperatura_corporea/index.shtml

http://www.formazioneinemergenzasanitaria.net/C02_Cardiocircolatoria/Parametri_vitali_sintesi.pdf

Trattato di cure infermieristiche II edizione, volume I, Luisa Saiani, Anna Brugnolli, edizioni Sorbona.

Immagine tratta da: https://www.google.it/search?q=parametri+vitali&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0ahUKEwjWrI3Pn8DeAhXRposKHS6-CiUQ_AUIDigB&biw=1242&bih=525#imgrc=RJsFQc7-Pvqw3M:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *