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APNEE DEL SONNO E RISCHIO STRADALE

Il sonno occupa circa un terzo della nostra vita ed è fondamentale per il benessere del nostro organismo.
Indipendentemente dalla causa, la riduzione di sonno interferisce con alcune funzioni fondamentali del nostro corpo, determinando spesso conseguenze evidenti anche sul piano comportamentale e sulla qualità della salute.

I disturbi del sonno non vanno mai sottovalutati, perché si ripercuotono anche sulle ore diurne influenzando negativamente l’andamento lavorativo, i rapporti sociali e tutta la sfera psicologica del soggetto, oltre ad aumentare il rischio di contrarre infezioni, sviluppare malattie metaboliche e cardiovascolari potenzialmente mortali e disabilitanti.

L’eccessiva sonnolenza diurna (EDS) è una condizione patologica che può manifestarsi con l’incapacità a rimanere svegli durante le ore diurne, determinando involontari momenti di ottundimento o veri e propri addormentamento in situazioni inappropriate.

Le cause di EDS possono essere varie, da inadeguati stili di vita, a condizioni mediche, e numerosi disturbi del sonno.

In particolare, dormire meno di 5 ore per notte aumenta di 4,5 volte la probabilità di avere un incidente stradale.
Inoltre, lo stare svegli per più di 24 ore induce errori alla guida simili a quelli commessi da chi ha livelli di alcool nel sangue uguali o superiori a 1,00 g/l.(limite consentito 0,5)

Uno dei principali disturbi del sonno che causa EDS è la Sindrome delle Apnee Ostruttive del sonno (OSAS), una patologia grave, spesso associata al russamento. L'OSAS è caratterizzata da ripetuti episodi di occlusione delle vie aeree superiori durante il sonno: queste apnee comportano dei microrisvegli notturni, brevi e inconsapevoli, e sono associate a una pericolosa riduzione della concentrazione di ossigeno nel sangue.

L’OSAS è una malattia da non sottovalutare: chi ne soffre ha un rischio maggiore di sviluppare ipertensione arteriosa, infarto o ictus cerebrale, oltre ad obesità e diabete.

E' spesso molto difficile da diagnosticare, perché il paziente può essere asintomatico o non riconoscere i sintomi più comuni, che possono essere sia notturni che diurni.

Sintomi notturni: russamento, pause respiratorie, sonno frammentato da frequenti risvegli, risvegli con sensazione di soffocamento, nicturia (l’esigenza di urinare nel corso della notte) e sudorazione notturna.

Sintomi diurni: stanchezza al risveglio, scarsa concentrazione con deficit di memoria, mal di testa mattutini, disturbi dell’umore ed eccessiva sonnolenza diurna.

Il decreto ministeriale del 22 dicembre 2015 definisce gli standard per valutare l’idoneità alla guida dei soggetti affetti da disturbi respiratori del sonno. Il corretto trattamento di tale disturbo è un requisito fondamentale per il rilascio della patente di guida.

Quello che è importante sapere è che solo in seguito a un esame specifico come la polisonnografia, il medico potrà disporre la diagnosi e quantificare la severità del disturbo al fine di stabilire la corretta terapia da seguire.

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